I racconti della quarantena
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Racconti della quarantena


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Un buco nell'acqua

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1Un buco nell'acqua Empty Un buco nell'acqua Lun Mar 30, 2020 3:14 pm

Aldarion86



UN BUCO NELL'ACQUA

Nell'oscurità della stiva una dozzina di occhi rifletteva la luce che filtrava dalle fessure della distante grata al centro del ponte di maestra, ma erano occhi privati della speranza, sottomessi ad ogni sguardo.
Quelli di John invece, in quel momento, erano solo assenti: persi nel ricordo di una vita che non era più la sua, in cui il suo nome era Adedayo.
Improvvisamente il rumore delle catene che scioglievano il pesante ingresso metallico, studiato per impedire al prezioso carico umano di uscire, fece trasalire il gruppo di schiavi. In pochi istanti quegli occhi spenti presero ad agitarsi, guardandosi reciprocamente, mentre un mormorio timoroso si era levato, mescolandosi al cigolio del legname tutt'attorno.
Ma John sapeva di non aver nulla da temere, questa volta, perchè per lui non era la prima occasione di essere "ospite" sulla San Patrick e aveva imparato a distinguere i passi di chi scendeva, a volte scommetteva con se stesso di aver ragione: del resto era un diversivo utile a spezzare la monotonia, altrimenti ineludibile, delle ore, tutte uguali fatta eccezione dei capricci del mare.
Beh per la verità capitava anche che qualcuno svenisse, o peggio, oppure che ci fosse qualcuno a non aveva capito che essere indocile era un atteggiamento decisamente controproducente, ma si trattava di casi rari.
Negli altri (casi), ovvero in tutti, a scendere erano solo due persone durante il trasporto: il giovane mozzo, nella peggiore delle ipotesi, che faticava a portare intatto il contenuto di un pentolone di brodaglia troppo pesante per le sue possibilità, spandendo una cospicua parte dell'agognato contenuto.
Ma il rimanente veniva gustato da coloro che abitavano le tenebre del San Patrick. Non riempiva solo lo stomaco, ma anche i polmoni, dato che il profumo di cipolla era sufficientemente forte da sostuirsi, per qualche istante all'onnipresente puzzo di sudore e di cose peggiori.
La visita più gradita per John era quella del Signor Murphy, non solo perchè era maggiormente sicuro nel trasportare il rancio, ma anche perchè gli ispirava inspiegabilmente più fiducia degli altri bianchi, forse per le sue anticipazioni sul viaggio, forse perchè dopo la seconda volta che aveva tentato di fuggire, era stato piuttosto magnanimo con lui.
E anche quella volta gli disse qualcosa: << Domani saremo a St Augustine per caricare dei nuovi passeggeri, dato che sei quello più esperto di cosa si deve fare e soprattutto di cosa non si deve fare, dovrai spiegare loro le regole della nave...non vogliamo mica che ai tuoi fratelli succeda qualcosa di spiacevole, non è vero? E poi una boccata d'aria fresca ti farà bene>> concluse la frase con un sorriso che voleva essere rassicurante, mentre si guardava attorno, poi proseguì sussurrando all'orecchio di John <<quando sarai sul ponte, studialo bene, memorizza tutto, mi raccomando, soprattutto alla tua sinistra>> poi finì la sua visita con una rapida ispezione.
Anche per questo a volte il capitano lo mandava sottocoperta, era il più anziano dell'equipaggio, e non era una testa calda: in altre parole la persona più adatta a disposizione per compiere le verifiche del caso senza creare inutili danni.

L'indomani all'alba, come promesso, John si trovava sul ponte a spiegare le regole del soggiorno sul San Patrick, lo faceva in modo meccanico mentre lanciava ripetutamente fugaci occhiate alla sua sinistra, rilevando la posizione di casse, sartiame, il vecchio fuciliere, la forma e l'altezza della paratia.
Mentre il nuovo carico umano veniva lasciato fuori al sole a "riflettere" sulle regole appena enunciate, come da consuetudine, John venne condotto sottocoperta interrogandosi sulla vicenda che stava vivendo: perchè quel suggerimento del Signor Murphy?
La risposta arrivò con la successiva ispezione, durante la quale il Signor Murphy gli sussurrò: <<domani verrà giù il mozzo, per il rancio, e lasceremo la grata aperta, io e lui siamo d'accordo, allora senza far rumore, senza fare altro che correre salirai sul ponte...ricordi dov'era il Signor Ferguson? Ecco, è lì che dovrai saltare. Saremo vicino alla costa, dovresti riuscire a raggiungerla.
Se ti catturano dovrai dire che appartieni ad Anthony Roland Casswell, capito? Anthony. Roland. Casswell. Tutti e tre i nomi. E' una specie di codice, lui ti porterà a nord, al sicuro.>>

Vi domanderete, forse, perchè degli schiavi non siano incatenati: ebbene, c'è da notare che il Capitano Albeny non fa lo schiavista per aspirazione ma solo per opportunità economica e anzi si dice persino che sia disgustato dalla sua stessa attività e sarebbe trattenuto solo dal fatto che questo commercio è così reddittizio. A causa della sua morbidezza coi negri era infatti spesso irriso dai suoi colleghi. Inoltre la grata che separa il sottocoperta dalla coperta non può essere sollevata dall'interno a causa del peso (e delle catene che la tengono chiusa).
Ma torniamo a John, naturalmente nella sua mente si alternavano due domande: perchè? e posso fidarmi? Inutile dire che, per quanto ci si arrovellasse, entrambe rimasero senza risposta.

Infine però venne il momento: la grata si aprì, il mozzo scese spandendo dal calderone, pù del solito in verità, lo posò. Pochi istanti di dubbio, i muscoli tesi, il cuore sempre più scalpitante, poi lo scatto, la scaletta, la luce. Forse era vero: il mozzo non aveva dato l'allarme. Passi veloci e sicuri. La cassa. Il signor Ferguson discostato, rispetto al giorno prima, con in mano un binocolo invece del solito fucile, poi la paratia. Il signor Murphy e un suo compagno che, con un ghigno imbracciano un fucile. Infine il salto e la costa in lontananza in lontananza.
Ma perchè il signor Murphy avrebbe preso il fucile dopo averlo aiutato? però non c'era più tempo per le domande, non rimaneva che nuotare, meglio morire per una pallottola, meglio dissanguato, annegato e persino divorato da squali o alligatori piuttosto che sopravvivere ancora come schiavo!
Poi udì il tuonare di un fucile? Era davvero giunta la sua ora? Poi un secondo sparo...

...........

Il Signor Ferguson seguiva col cannochiale il fuggiasco, era stato cannoniere nella marina di Sua Maestà e si era guadagnato la fama di essere infallibile nell'intuire le distanze, per questo era il giudice designato per queste prove, era lui infatti che dava il segnale quando riteneva che il bersaglio fosse alla distanza convenuta e il suo <<Ora!>> precedeva gli spari.

<<HA! Un bel buco nell'acqua abbiamo fatto, non c'è che dire!>> esclamò il Signor Murphy
<<MALEDIZIONE! Mi avete fregato Murphy! Hai caricato troppo poco il fucile per 120 iarde!>>
<<Ho caricato il tuo fucile tanto quanto il mio, infatti anche il mio tiro è andato corto.>> Murphy rispose con una tranquillità volutamente ostentata.
<<La scommessa non vale più! E poi non lo hai colpito nemmeno tu!>>
<<Non l'ho beccato, è vero, ma vedi Frank il...>> Murphy si indispettì per l'interruzione.
<<Frederick.>> lo corresse nervosamente il suo interlocutore.
<<Sì, vedi Freddie, il fatto è che tu hai scommesso che lo avresti colpito. Io ho scommesso che non ci saresti riuscito. E così è stato, dovresti fare più attenzione alle parole quando fai una scommessa, non credete anche voi signor Ferguson?>>
Il vecchio marinaio, che finora era rimasto in disparte, ancora col cannocchiale in mano, rispose pacatamente <<Ha ragione, ragazzo>>
Frederick, non avendo nemmeno l'appoggio di quello che apparentemente era un giudice imparziale, acconsentì rabbiosamente <<E va bene! Ma la prossima volta li carico io!>> detto ciò rimise bruscamente il fucile in mano al vecchio Ferguson, che lo appoggiò alla cassa con indifferenza, e si allontanò per riprendere le proprie mansioni, accolto dalle esclamazioni degli altri membri dell'equipaggio che avevano scommesso, chi a favore di Murphy chi suo, la minoranza a dire il vero.
Ferguson lo seguì con lo sguardo e poi si voltò  verso Murphy <<Tsk! Hai una bella fortuna a trovare ogni volta chi crede a questa farsa. Se vuoi ripetere questa cosa ogni volta mi dovrai aumentare l'incentivo per la mia sapienza col cannocchiale>> e nel concludere la richiesta additò con l'oggeto verso Murphy, il quale acconsentì, non aveva altra scelta, e seguitò ad ascoltare le deduzioni del vecchio <<Ma di' un po', Murphy...ogni volta che passiamo da questo punto ci avviciniamo alla costa più del necessario, il capitano si chiude in cabina con la febbre, e tu ogni volta sbagli centro...beh sono coincidenze ben strane! Di' hai solo una pessima mira o ti piace liberare negri?>> ma davanti all'esitazione di Murphy si limitò a dargli un paio di pacche sulla spalla e si allontanò.
...........

<<Signor Casswell, signore. Scusate se vi disturbo. Stamattina i ragazzi di Campbell hanno portato un negro, che dice di chiamarsi John e di appartenervi...eppure io non ricordo di  averlo mai visto>>

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